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PAOLO SORRENTINO

Paolo Sorrentino nasce a Napoli, nel quartiere del Vomero, il 31 maggio del 1970. A 17 anni perde contemporaneamente entrambi i genitori a causa di un incidente domestico e decide di non intraprendere la stessa carriera del padre, di professione bancario. Finito il liceo, si iscrive a Economia e Commercio, ma gli studi universitari non fanno per lui, così sceglie di rischiare, facendo della propria passione per il cinema un mestiere. Dopo aver giratp numerosi cortometraggi, nel 2001 Sorrentino esordisce nella regia di un lungometraggio con L'uomo in più, che viene presentato al Festival di Venezia nella sezione. Il film - che avvia il sodalizio con l'attore Toni Servillo - vince il Ciak d'Oro per la migliore sceneggiatura e il Nastro d'Argento per il miglior regista esordiente. Nel 2004 dirige nuovamente Servillo ne Le conseguenze dell'amore, che si aggiudica cinque David di Donatello e quattro Nastri d'Argento e viene incluso nel concorso del 57° Festival di Cannes, imponendo Paolo Sorrentino all'attenzione internazionale. L'opera successiva è L'amico di famiglia (2006), che, nonostante la presenza a Cannes, non registra un altissimo gradimento: forse dipende dall'assenza di Toni Servillo, che nel 2008 è ancora collaboratore di Paolo per Il Divo. Racconto per immagini di una parte della vita di Giulio Andreotti, quest'ultimo film riporta a tutti gli effetti Sorrentino sulla cresta dell'onda. Il 61° Festival di Cannes gli assegna il Premio della Giuria, l'Academy lo include nella cinquina del miglior trucco, l'Ente David di Donatello lo premia con sette riconoscimenti e il Sindacato dei Giornalisti Cinematografici Italiani lo sorprende con quattro Nastri d'Argento. Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo ("Hanno tutti ragione") e nel 2011 si dedica a un nuovo film, stavolta in lingua inglese. Parliamo di This Must Be the Place, road movie con Sean Penn. Anche quest'opera del regista napoletano va a Cannes, dove però non vince nulla. Il Festival francese ospita anche La grande bellezza (2013), che nei mesi successivi si aggiudica nove David di Donatello, cinque Nastri D'Argento e quattro EFA (Oscar europei), a cui si aggiungono il Bafta, il Golden Globe e soprattutto l'Oscar per il miglior film straniero. Protagonista della pellicola è ancora Toni Servillo, che lascia il posto a Michael Caine in Youth - La giovinezza (2015), il nuovissimo film del regista napoletano che è una delle tre pellicole italiane del 68° Festival di Cannes.

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